Fondi di persona

Guida ai fondi archivistici
Estremi cronologici
1930 – 1971

Profilo biografico
Nino Pino Balotta nacque a Barcellona Pozzo di Gotto il 17 settembre 1909, da una famiglia aristocratico-borghese. Nel 1930 conseguì la laurea in medicina veterinaria all’Università di Messina. Nello stesso anno si iscrisse alla facoltà di Scienze politiche a Perugia, dove frequentò ambienti antifascisti. A partire dal 1931 svolse attività clandestina antifascista come corriere tra l’Italia e la Francia. La sua militanza politica lo portò più volte ad essere processato e incarcerato. Nel 1938 pubblicò il volumetto “Tifo sportivo e i suoi effetti”, che fu sequestrato e messo al bando dal Minculpop. Fondatore e primo segretario della Casa del popolo di Barcellona Pozzo di Gotto, nel 1945 ricoprì la carica di segretario provinciale del Centro Antifascista Italiano e nell’anno successivo divenne vice-sindaco della sua città. Incarcerato nel 1948 per i moti popolari di Barcellona Pozzo di Gotto, mentre era in carcere venne eletto deputato al Parlamento nelle file del Partito comunista, venne riconfermato nelle successive legislature, fino al 1963. Insegnò Zootecnia generale all’Università di Messina e diresse l’Istituto di zootecnia. Pubblicista, socio di accademie scientifiche e letterarie. Dal 1959 al 1967 fu vice presidente nazionale dell’Associazione poeti e scrittori dialettali e presidente nazionale dell’Associazione del libero pensiero “Giordano Bruno”. Fondò e diresse la rivista Zootecnia e Vita. Autore di numerose pubblicazioni di carattere scientifico e letterario, vinse numerosi premi nazionali ed esteri, ricordiamo tra tutti quello ricevuto nel 1952 dall’Accademia veterinaria di Francia. Nel 1980 con un testamento olografo donò il proprio corpo alla scienza. Morì il 26 luglio 1987.

Contenuto
Il fondo si compone di documenti riguardanti l’attività di parlamentare, di scienziato e di letterato di Nino Pino Balotta oltre che di documenti personali. Sono presenti interrogazioni parlamentari corredate da relazioni, promemoria e corrispondenza, sull’argomento cui si riferisce l’interrogazione. I materiali riguardanti la sua attività di scienziato e quelli inerenti la sua attività di poeta e di letterato comprendono raccolte di poesie e saggi di Nino Pino; materiali riguardanti i lavori di diverse commissioni di premi letterari di cui egli fece parte. Numerosa è la presenza di corrispondenza privata e politica. Il fondo contiene anche una raccolta di fotografie.

Consistenza
buste 33

Stato di ordinamento
Non riordinato e non inventariato

Strumenti di ricerca
Elenco dattiloscritto

Estremi cronologici
1934 – 1951

Profilo biografico
Tommaso Cannarozzo nacque nel 1891. Nel 1921 si iscrisse al Pcd’I. Fu perseguitato dal fascismo e inviato al confino. Nei primi anni del secondo dopoguerra divenne dirigente della Federazione del Pci di Messina: componente del Comitato federale e della Commissione quadri.

Contenuto
Il fondo comprende documenti provenienti dall’archivio della Federazione del Partito comunista di Messina. La parte più consistente e meglio documentata riguarda la Commissione quadri e le sue specifiche competenze, della quale Tommaso Cannarozzo fu responsabile nei primi anni della ricostruzione. Contiene corrispondenza; verbali di riunioni; relazioni e dati sull’organizzazione; schede biografiche di militanti e dirigenti; materiali inerenti provvedimenti disciplinari ed espulsioni dal partito. Sono presenti documenti relativi al I Congresso del 12 dicembre 1943; al Congresso delle federazioni provinciali comuniste della Sicilia orientale del 10 gennaio 1944; al Convegno meridionale del Partito comunista di Bari dal 26 al 27 gennaio 1944; al Congresso regionale del Partito comunista siciliano di Messina dal 15 al 16 aprile 1944. Sono inoltre presenti documenti dei Comitati comunali di liberazione nazionale della provincia di Messina e documenti della Commissione di epurazione provinciale.

Consistenza
buste 4

Storia archivistica
Le carte sono state donate all’IGS dalla figlia di Tommaso Cannarozzo, Clelia, nel 1980. Il fondo, prima di pervenire all’Istituto, è stato riordinato da Daniele Pompejano e Giovanni Raffaele.

Stato di ordinamento
Ordinato e inventariato

Strumenti di ricerca
Inventario cartaceo e in formato pdf

Estremi cronologici
1922-1979 (con documentazione antecedente)

Profilo biografico
Francesco Renda è nato nel 1922 a Cattolica Eraclea. Nell’immediato dopoguerra si iscrisse al Partito comunista e divenne segretario responsabile della Camera confederale del lavoro di Agrigento. Fu segretario regionale dei minatori della Cgil e componente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, oltre che presidente della Lega nazionale delle cooperative.
Nel 1951 fu eletto deputato all’Assemblea regionale siciliana per il Blocco del Popolo nel collegio di Agrigento, e venne rieletto nel Partito comunista per cinque legislature. Divenne senatore nelle elezioni del 1972, nelle successive elezioni decise di non ricandidarsi, per tornare alla carriera universitaria. Fu titolare della cattedra di Storia moderna nella facoltà di Scienze politiche dell’Università di Palermo. È stato presidente dell’Istituto Gramsci siciliano. Storico di formazione marxista, è considerato uno dei più importanti studiosi del movimento contadino siciliano. Fondamentali le sue opere sui fasci siciliani e la sua storia della Sicilia in tre volumi. Nel 2007 pubblicò un’autobiografia. Morì a Palermo nel 2013.

Contenuto
Il fondo contiene materiali riguardanti l’attività di Renda come politico, sindacalista, deputato regionale e storico. Contiene documenti prodotti dal Partito comunista, dal movimento sindacale, dal Comitato di Liberazione nazionale di Porto Empedocle, da dirigenti politici e da Renda stesso. Si tratta di atti di Congressi e convegni, corrispondenza, note e relazioni, dati statistici; documentazione relativa al Comitato regionale per le celebrazioni del centenario dell’Unità d’Italia, di cui Renda fu membro. Numerosi sono i materiali, in massima parte copie di documenti conservati presso Archivi di Stato, utilizzati per i suoi studi sul movimento dei Fasci siciliani e su Bernardino Verro e raccolti per la redazione di alcune voci del Dizionario biografico del movimento operaio italiano curato da Tommaso Detti e Franco Andreucci. Sono presenti volantini e manifesti dei movimenti politici ricostituitisi all’indomani dello sbarco degli Alleati in Sicilia.

Consistenza
buste 4

Stato di ordinamento
Non ordinato e non inventariato

Strumenti di ricerca
Elenco dattiloscritto; schedatura in word

Estremi cronologici
1910 – 1956

Profilo storico
Andrea Ricevuto nacque a Trapani nel 1884. Dopo aver conseguito la laurea in chimica presso il Politecnico di Zurigo, impiantò nella sua città natale un’azienda per la concia del pellame. Nella primavera del 1913 venne assunto come chimico alla Fabbrica Chimica Italiana Goldenberg, che nel 1915, modificando la ragione sociale, fu chiamata Fabbrica Chimica Arenella. Nel 1915 gli fu affidata la direzione tecnica della fabbrica, carica tenuta in precedenza dal tedesco Hermann Mechlenburg. Ricevuto fu il progettista del processo di fabbricazione della magnesia utilizzando le acque madri delle saline di Trapani, adottato dalla Società anonima Francesco Bernasconi per la produzione di carbonato di magnesia, trasformatosi poi in Sadam (Società Anonima Derivati Acque Marine) con sede a Trapani. La Società, costituita nel 1920, fu messa in liquidazione qualche anno dopo. Intorno al 1926-27 Andrea Ricevuto si dimette da componente il Consiglio di amministrazione della fabbrica continuando, però, a svolgere la funzione di direttore tecnico. Contemporaneamente alla sua attività di consulente tecnico, aveva intrapreso delle attività in proprio con la creazione della società Pane (Prodotti alimentari nazionali economici). Negli anni quaranta fu direttore della società di analisi chimiche e consulenze G.H. Agston e Moore di Messina, mentre nel 1948 ritorna alla direzione tecnica della chimica Arenella.

Contenuto
Il fondo comprende in massima parte documenti riguardanti l’attività professionale di Andrea Ricevuto. La parte più consistente della documentazione riguarda la sua attività di direttore tecnico della Fabbrica Chimica Arenella, molta della quale in lingua tedesca. Si tratta di corrispondenza con i dirigenti e i tecnici della fabbrica; relazioni tecniche e relazioni sulle diverse produzioni; verbali di riunioni; cataloghi di macchinari; piante delle fabbriche e disegni di macchinari. Consistente è la documentazione riguardante la Società anonima derivati acque marine (Sadam). Essa comprende materiali riguardanti la costituzione della società, la costruzione dello stabilimento industriale, la produzione. Si tratta di corrispondenza, relazioni tecniche, bilanci economici. Sono presenti documenti riguardanti alcune società facenti capo al Consorzio italiano fabbriche acidi citrico (Cifac) e materiali riguardanti gli stabilimenti industriali di Pistunia, Carrabba, Pinigotto, Tremestieri, Citrica e l’Isac. Contiene anche documenti attinenti alcune attività commerciali svolte da Andrea Ricevute per proprio conto. Essi riguardano in massima parte la produzione e la commercializzazione dei Prodotti alimentari nazionali economici (Pane) e la produzione e commercializzazione della lozione antiscabiosa Pan.

Consistenza
buste 13

Storia archivistica
Le carte sono state donate da Sebastiano Tusa e da Giulia Fanara nel 1989.

Stato di ordinamento
Ordinato e inventariato

Strumenti di ricerca
Inventario informatizzato (Sesamo) e report di stampa

Salvo Riela
Claudio Riolo
Domenico Rizzo
Calogero Roxas
Michele Sala
Serafino Scrofani

Estremi cronologici
1962 – 1997

Profilo biografico

Cesare Terranova
Cesare Terranova nacque a Petralia Soprana nel 1921. Intraprese la carriera di magistrato nel 1946. Nel 1958, dopo aver ricoperto la carica di pretore nella provincia di Messina, divenne giudice istruttore al tribunale di Palermo. Si occupò di diversi processi di mafia. Nel 1969 fu procuratore d’accusa al processo tenutosi a Bari contro la cosca di Corleone. Nel 1971 divenne procuratore della Repubblica a Marsala. Nel 1972 fu eletto deputato alla Camera come indipendente di sinistra nella lista del Pci e fu riconfermato nella successiva legislatura. Fece parte della Commissione antimafia dal 1972 al 1976. Dopo l’esperienza parlamentare, nel 1979 ritornò in magistratura e fu nominato consigliere presso la Corte d’appello di Palermo. Fu ucciso dalla mafia la mattina del 25 settembre del 1979.

Giovanna Giaconia Terranova
Nasce a Palermo nel 1922 – Dopo la morte del marito Cesare Terranova partecipò alla fondazione dell’Associazione donne siciliane per la lotta contro la mafia, di cui diventò presidente fin dall’atto della sua costituzione, avvenuta nel 1982 o 1984.
Muore a Palermo il 26 gennaio 2012.

Contenuto
Il fondo comprende le carte di Cesare Terranova e quelle della moglie Giovanna Giaconia. Le carte di Terranova sono attinenti alla sua attività professionale, a quella di parlamentare e di componente della Commissione antimafia. Sono presenti sentenze riguardanti procedimenti penali contro la mafia emesse da Terranova stesso; rapporti di pubblica sicurezza; esposti al presidente della Commissione antimafia, relazioni e interventi di Cesare Terranova alla Commissione antimafia e alla Camera dei Deputati.
Le carte di Giovanna Terranova comprendono materiali riguardanti l’Associazione Donne contro la mafia. Si tratta in particolare di corrispondenza, scritti e discorsi di Giovanna Terranova; appunti per interventi ad iniziative contro la mafia, atti di convegni sulla mafia, appelli e comunicati dell’Associazione. Il fondo contiene anche lettere, telegrammi, biglietti di cordoglio per la morte di Cesare Terranova e messaggi pervenuti in occasione di diverse commemorazioni e iniziative.
Le carte relative a Cesare Terranova constano di 2 buste e 3 raccoglitori; le carte di Giovanna Terranova constano di 3 buste e 5 raccoglitori.

Consistenza
buste 5; raccoglitori 9

Storia archivistica
Il fondo è stato donato all’Istituto Gramsci Siciliano dalla famiglia nel 2012.
Per volontà della famiglia è stato denominato “Fondo Cesare o Giovanna Terranova”.

Stato di ordinamento
Non riordinato e non inventariato

Strumenti di ricerca
Elenco