
Memorie e racconti delle stragi del 1993, di Alessandra Dino (Navarra editore, 2025)
Lunedì 27 ottobre 2025 h. 17
Istituto Gramsci Siciliano Cantieri culturali alla Zisa (via Paolo Gili 4 | Palermo)
IL LIBRO
Attraverso un’indagine sul territorio, la lettura di documenti dell’epoca e interviste mirate a testimoni dei fatti, il volume ripercorre la memoria delle stragi che, nel 1993, ebbero come obiettivo prima Firenze, poi Milano e infine Roma.
Il testo si sofferma sull’importanza della memoria e dell’identità, riaprendo ferite ancora aperte a distanza di trent’anni, lasciando emergere la ferma volontà di rinascita. Alessandra Dino ripercorre i fatti e la memoria delle stragi che, nel 1993, ebbero come obiettivo prima Firenze, causando cinque vittime e immani distruzioni all’Accademia dei Georgofili e al Museo degli Uffizi, poi Milano, colpendo la Galleria di Arte Moderna e il Padiglione di Arte Contemporanea e provocando altre cinque vittime, e infine Roma, con l’attacco alle Chiese di San Giovanni in Laterano e San Giorgio al Velabro; episodi che si connotano per una nuova specificità, presentandosi come un vero e proprio attacco all’identità nazionale, al punto che in un’ordinanza di rinvio a giudizio del 1996, comparve per la prima volta in Italia, fra le accuse principali quella di “devastazione del patrimonio artistico”. Seguendo quanto dichiarato all’indomani delle stragi l’allora ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Ronchey, si trattava di un nuovo tipo di terrorismo: “il terrorismo culturale, quello che punta a colpire la memoria storica”. Un processo per offesa all’umanità, come lo avrebbe definito Gabriele Chelazzi, coordinatore delle indagini, in quanto gli attentati avevano colpito allo stesso tempo gli esseri umani e le memorie e i simboli dell’umanità. Un tributo alla memoria per rinfocolare la fiamma, soprattutto laddove essa stenta ad emergere, soffocata da interessi di altro tipo.
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