PER GIOACCHINO LANZA TOMASI
I soci dell’Istituto Gramsci Siciliano partecipano al lutto della cultura italiana per la scomparsa del socio Gioacchino Lanza Tomasi.
Con Lanza Tomasi scompare una delle figure principali e internazionalmente riconosciute di un gruppo generazionale degli anni Trenta che traghettò con fantasia critica nel secondo dopoguerra Palermo la sua cultura verso la modernità.
Come direttore artistico dei teatri di Palermo, Roma, Bologna, e Napoli seppe innovare con scelte spesso controcorrente l’immaginario dell’opera lirica. A causa del solito western locale abbandonò Palermo già nel '76. E oggi guardando le sue realizzazioni possiamo capire quanto abbiamo perso.
Musicologo raffinato, basti citare la breve monografia su Bellini, ha insegnato per anni Storia della musica presso l’Università di Palermo. Con Lanza Tomasi scompare un aristocratico che seppe sublimare la nobiltà con studio, leggerezza, lavoro nella nobiltà dello spirito.
Palermo, 11 maggio 2023
PER NINO MANNINO
Per tutta una vita dalla parte dei braccianti, degli edili, degli operai del Cantiere Navale, e dalla parte dei popoli in lotta per l’indipendenza la libertà e la pace, Nino Mannino è stato, nel Partito Comunista Italiano, un dirigente generoso e amato, non populista ma popolare, segretario della Federazione e consigliere comunale di Palermo con Leonardo Sciascia e Renato Guttuso, deputato al Parlamento impegnato nella Antimafia quando si doveva dare applicazione alla legge La Torre e procedere alla confisca di grandi patrimoni mafiosi, sindaco di Carini alla guida di una amministrazione democratica impegnata alla liberazione da un abusivismo selvaggio e ad una grande bonifica ambientale, promotore e presidente del Centro Pio La Torre: l’Istituto Gramsci siciliano che lo ha avuto socio e sostenitore, partecipa al dolore di Gemma Contin e del figli Jones e Vincenzo e lo ricorda ai giovani e agli studiosi.
Palermo, 28 novembre 2022
PER GABRIELLO MONTEMAGNO
Il 26 settembre 2022 è venuto a mancare
Gabriello Montemagno, giornalista di valore,
intellettuale poliedrico e raffinato,
gentiluomo di altro stampo.
L'Istituto Gramsci Siciliano, che l'ha avuto amico
e sostenitore, lo ricorda con rimpianto.
Palermo, 28 settembre 2022
FRANCESCO RENDA
Esattamente 100 anni fa, come oggi (18 febbraio 1922), nasceva a Cattolica Eraclea l’insigne storico Francesco Renda, fondatore dell’Istituto Gramsci Siciliano e presidente dello stesso dal 1978 al 1992. La sua vicenda biografica, piena e vitale, include sicurezza di affetti domestici, passione politica e sociale, e soprattutto attività storiografica di alto livello. Ha indagato, con acume e solido mestiere di ricercatore, i più svariati aspetti della storia siciliana di secoli anche lontani: l’agricoltura e i movimenti contadini, la riforma agraria, i fenomeni migratori, i Fasci siciliani, il banditismo, la mafia, il giudaismo, l’inquisizione, Federico II, approdando infine a una monumentale e insuperata Storia della Sicilia dalle origini ai giorni nostri, in tre volumi, Sellerio 2003.
A lui e alla sua opera l’Istituto Gramsci Siciliano dedicherà una giornata di studi in questo anno del suo centesimo anniversario.
PER ANTONINA AZOTI
Con Antonina Azoti, morta il 16 gennaio 2022, viene a mancare
una innocente vittima della mafia e una depositaria della memoria di una tragica stagione di lotte e di sangue. Aveva solo quattro anni quando la mafia uccise a Baucina (Palermo) il padre Nicolò Azoti (1946), dirigente della locale Camera del Lavoro, uno dei tanti sindacalisti caduti in difesa dei diritti dei contadini contro l’oppressione agrario-mafiosa. La vicenda che ha sconvolto
la sua vita e la sua famiglia, e la successiva costante tensione
per restituire alla memoria quella mortale lotta di emancipazione
e di giustizia sociale, le ha narrate in un testo inviato all’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano. Vincitore del Premio Pieve-Banca Toscana 2004, e pubblicato da Terre di Mezzo nel 2016 (Ad alta voce. Il riscatto della memoria in terra di mafia),
il libro è stato presentato e commentato in 25 puntate
su Radio24 nel 2020.
Alla famiglia di Antonietta, socia dell’Istituto Gramsci Siciliano,
le sentite e affettuose condoglianze di tutti noi.
Palermo, 17 gennaio 2022
I soci e il personale dell’Istituto Gramsci Siciliano
esprimono la loro affettuosa vicinanza
alla prof. Giovanna Fiume colpita dal lutto per la morte
del marito Alessio Campione, protagonista dei movimenti politici
e delle strategie del lavoro in Sicilia.
Palermo, 14 dicembre 2021
Comunicato
Docente di Lingua e letteratura tedesca alla Facoltà di Lettere
e Filosofia di Palermo per vari decenni, è stato anche componente del Comitato scientifico del nostro Istituto dal 2001, fornendo in questa veste un rilevante contribuito alla realizzazione di molte iniziative culturali. Con lui scompare un docente prestigioso e un personaggio di notevole rilievo nel panorama culturale dell’Ateneo e della città di Palermo.
Palermo, 14 maggio 2021
30 aprile 2021
39° anniversario
dell’uccisione di Pio La Torre
Nella convinzione che lo straordinario impegno di Pio La Torre nell’attività politica e sindacale trovi il proprio fondamento in una capacità di pensiero e in una chiara visione della società e dei suoi problemi, l’Istituto Gramsci Siciliano, depositario delle preziose carte originali di La Torre, ha svolto, già dall’indomani della morte, un’opera di studio e di ricerca sulla eccezionale figura di combattente e di pensatore, contribuendo così a chiarirne il ruolo storico e a consolidarne la memoria.
MOSTRA "Le carte di Pio La Torre. Silloge di documenti dal Fondo
Pio La Torre", a cura dell'Archivio storico
e della Biblioteca dell'Istituto Gramsci Siciliano
30 aprile - 31 maggio 2010
RASSEGNA FOTOGRAFICA
DALL'ARCHIVIO STORICO DELL'ISTITUTO GRAMSCI SICILIANO
/LINK RASSEGNA FOTOGRAFICA PIO LA TORRE/
Le ragioni di una vita. Scritti di Pio La Torre.
Con interventi di Enrico Berlinguer e Luigi Colajanni
De Donato, Palermo Ciclope, 1982
Comunisti e movimento contadino in Sicilia, di Pio La Torre;
prefazione di Rosario Villari; nota introduttiva di Salvatore Nicosia;
in appendice: Il testo del discorso funebre per Pio La Torre
e Rosario Di Salvo pronunciato da Enrico Berlinguer.
Editori Riuniti; Istituto Gramsci Siciliano, 2002
Ecco perché...Bibliografia degli scritti di Pio La Torre, di Francesco Tornatore
Istituto poligrafico europeo, 2016
Collana Istituto Gramsci Siciliano. Saggi, 2
"Ecco perché..." è una raccolta di titoli: degli autografi, degli articoli
a stampa, degli atti parlamentari che, in forma diretta o indiretta,
esprimono le idee e le scelte politiche di Pio La Torre.
Pio La Torre. Dirigente del PCI, a cura di Tommaso Baris
e Gregorio Sorgonà, Istituto Poligrafico Europeo, 2018
Collana Istituto Gramsci Siciliano. Saggi, 6
In breve
Il volume persegue l’ambizione di ricostruire gli aspetti principali della biografia di Pio La Torre, aspirando a confrontarsi con tutti gli ambiti della sua azione politica, non riducibile soltanto alla pur fondamentale attività di contrasto e denuncia della criminalità organizzata: la formazione nel PCI postbellico; l’attività di quadro politico e sindacale nella Palermo degli anni Cinquanta; l’esperienza alla guida del PCI in Sicilia e l’impegno meridionalista; la partecipazione alla Direzione nazionale; infine, il rapporto col movimento femminista e con quello pacifista.
Attraverso un ampio ricorso a documenti d’archivio fino ad ora non utilizzati, i saggi contenuti nel volume offrono perciò una interpretazione della figura di La Torre che ne focalizza il ruolo nella storia siciliana e in quella della Repubblica.
Pio la Torre. Un comunista romantico, di Cesare De Simone Editori Riuniti, 2002. |
25 APRILE
La Resistenza e la Liberazione non costituiscono soltanto un evento storico determinato, ma un complesso di princìpi e di valori (libertà, democrazia, solidarietà) che si ripropongono in ogni epoca, e di cui oggi c’è un particolare bisogno.
I siciliani nella Resistenza (Sellerio editore)
Il volume è l’esito del convegno Il ruolo della Sicilia nella Resistenza e nella guerra di Liberazione (Palermo, 13-14 ottobre 2016), organizzato dall’Istituto Gramsci Siciliano con la collaborazione dell’Istituto siciliano per la storia dell’Italia contemporanea (ISSICO), nell’ambito delle iniziative finanziate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per il 70° anniversario della Resistenza e della guerra di Liberazione.
Sovversivi. Figure dell'antifascismo siciliano.
La provincia nissena (Salvatore Sciascia editore)
Attingendo a fonti edite e inedite, scritte e orali, questo libro ricostruisce con obiettiva passione il quadro dell'antifascismo nisseno e della massiccia partecipazione di cittadini di Caltanissetta e provincia, come umili combattenti o come alti dirigenti, alla Resistenza nel centro-nord della penisola: un rilevante contributo alla guerra di Liberazione nazionale da parte di una provincia siciliana del grano e dello zolfo, remota ma di salda tradizione socialista.
Schizzo schematico dell'attività della Divisione d'assalto "Garibaldi Langhe"
nel periodo luglio-ottobre 1944.
Dal fondo archivistico "Pompeo Colajanni" fasc. "Diario partigiano Langhe"
presso Istituto Gramsci Siciliano
MEMORIA DI EMANUELE MACALUSO
(21 marzo 1924 - 19 gennaio 2021)
L’Istituto Gramsci Siciliano avverte come una grande perdita la scomparsa di Emanuele Macaluso. Combattente di mille battaglie nel Sindacato, nel PCI, nel Parlamento siciliano e nazionale, ha attraversato da protagonista la storia della Sicilia e più in generale quella della sinistra in Italia. Ha avuto la ventura di vivere a lungo conservando fino ai suoi giorni estremi la capacità di interpretare con straordinario immutato acume e con rara ironia gli eventi politici e le trasformazioni sociali, fornendone quotidianamente illuminanti e originali resoconti.
Presso l’Istituto Gramsci Siciliano ha animato, nei decenni, numerose indimenticabili manifestazioni politico-culturali.
Palermo 19 gennaio 2021
presentazione del libro "Pio La Torre legislatore contro la mafia"
Biblioteca Istituto Gramsci Siciliano - 4 ottobre 2014
Nino Amadore, Salvatore Nicosia, Emanuele Macaluso, Letizia Battaglia
Studiosi di tre generazioni per Francesco Renda iuvenis nonagenarius
Biblioteca Istituto Gramsci Siciliano - 18 febbraio 2012
Nino Blando, Salvatore Lupo, Emanuele Macaluso
dall'Archivio storico dell'Istituto Gramsci Siciliano
3° Congresso della Camera del lavoro di Palermo. Palermo 24 ottobre 1952
Convegno provinciale di organizzazione delle camere del lavoro.
Palermo, 13-14 novembre 1954
Funerali di Salvatore Carnevale - Sciara 17 maggio 1955
6° Congresso del Partito comunista siciliano. Palermo, 23-25 luglio 1969
8° Congresso del Partito comunista siciliano. Palermo, 15-17 aprile 1977
9° Congresso del Partito comunista siciliano. Palermo, 14-17 gennaio 1982
L'Istituto partecipa al lutto del mondo della cultura per la scomparsa del proprio socio prof. Giuliano Leone, insigne urbanista e docente nell'Università di Palermo. A lui l'Istituto è debitore di una serie di iniziative culturali relative al piano regolatore di Palermo, e di prestigiose convenzioni di carattere didattico con la Facoltà di Architettura.
Se n’è andata in silenzio, ieri pomeriggio, in una stanza d’ospedale, dove era stata trasferita dal carcere in seguito al precipitare delle sue condizioni.
Se n’è andata al 238esimo di uno sciopero della fame con cui chiedeva un processo equo in un Paese, la Turchia, in cui l’equità e la giustizia sono concetti inesistenti. Specie se sei donna. Specie se sei un’avvocata per i diritti umani. Specie se non pieghi la schiena di fronte a un potere che vorrebbe tapparti la bocca.
È morta così, Ebru Timtik, di fame e di ingiustizia. Il suo cuore si è fermato semplicemente perché non aveva più nulla da pompare in un corpo scarnificato dall’inedia.
È morta per difendere il suo diritto ad un giusto processo, dopo essere stata condannata a 13 anni, insieme ad altri 18 avvocati come lei, detenuti con l’accusa di terrorismo, solo per aver difeso altre persone accusate dello stesso crimine.
È morta come Ibrahim e come Helin e come Mustafa del Grup Yorum, morti dopo 300 giorni di digiuno per combattere la stessa accusa.
È morta combattendo con il proprio corpo, fino alle estreme conseguenze, una battaglia che nella Turchia di Erdogan non è più possibile combattere con una parola, un voto, una manifestazione di piazza.
È morta come fanno gli eroi, sacrificando la propria vita per i diritti di tutti.
C’è solo un modo per celebrare la memoria di questa grande donna: non restare zitti. Far arrivare la sua voce il più lontano possibile, dove lei non può più arrivare.
Ci sono idee così forti capaci di sopravvivere anche alla morte.
Addio Ebru. Viva Ebru.
SALVATORE (RINO) NICOSIA