Franco La Torre, figlio di Pio La Torre, al Presidente della Regione Siciliana
Caro Presidente,
sono venuto a conoscenza e ho appena terminato di leggere l’art. 28 del tuo DDL di variazione di bilancio 2014, nel quale risulta essere escluso dai benefici l’Istituto Gramsci Siciliano.
Nella brevità di questo mio messaggio, consentimi la franchezza, che contraddistingue da sempre i nostri rapporti, nel dirti che trovo profondamente ingiusta la scelta di escludere un’istituzione che, da 40 anni, è un punto di riferimento e centro di elaborazione culturale in Sicilia.
Inoltre, come tu sai, il Gramsci è stato destinatario della donazione del cosiddetto "Fondo La Torre", tutta la documentazione di Pio, raccolta all'indomani del suo omicidio, oggetto di attenzione e di studio, in questi 32 anni da parte di ricercatori, giornalisti, studenti e cittadini interessati ad approfondire l'opera e l'azione di mio padre.
Nel corso della sua storia, il Gramsci ha ricevuto, catalogato, custodito e reso disponibile uno straordinario patrimonio di documenti dei principali protagonisti dell'impegno democratico e delle battaglie contro il sistema di potere politico-mafioso.
Ritengo che sarebbe grave lasciare che questo patrimonio venga abbandonato, perché la prima a subirne negative conseguenze sarebbe la bella storia della Sicilia e dei suoi figli migliori.
Mi auguro che tu comprenda le ragioni di questa mia "protesta" e che, nel condividerla, decida di includere il Gramsci tra i beneficiari del tuo DDL.
Con immutato affetto, franco la torre