La Costituzione. Storia e progetto
Quindici conversazioni a cura di Michele Figurelli e Piero Violante
Il polisenso del titolo "storia e progetto" sta a indicare che l'iniziativa non è di mera commemorazione del 60° anniversario, ma vuole guardare a quel divenire e a quel dover essere che per il suo carattere programmatico la Costituzione contiene: un divenire e un dover essere di cui si vuole indagare e discutere non solo quale sia stato lo svolgimento storico in questi decenni, ma soprattutto quanto e perché essi valgano oggi e per il nostro futuro. Pur nella portata e potenzialità diversa, ma per tanti aspetti anche più grande, che i princìpi fondamentali hanno di fronte a un mondo completamente cambiato, quel divenire e quel dover essere costituiscono oggi, e ancora per molto tempo, il punto essenziale di forza della Costituzione.
Basti pensare al lavoro. I mutamenti profondi che il lavoro, e i lavori, hanno subìto nella società italiana e nel mercato internazionale, non crediamo affatto che tolgano al lavoro il connotato (art.1) di fondamento della nostra Repubblica, o che possano far ritenere non più indispensabile rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e la partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese (art.3).
O si pensi, ancora, alla pace, all’Europa, e agli organismi internazionali. Gli assetti geopolitici radicalmente nuovi rispetto a quelli segnati dalla conclusione della seconda guerra mondiale e dagli accordi di Yalta, crediamo non solo confermino ma valorizzino ancora di più (art.11) il ripudio della guerra, le limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia tra le Nazioni, l’imperativo di promuovere e favorire le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
La tematizzazione prescelta è funzionale a che il divenire e il dover essere siano concretamente analizzati anche nello specifico rapporto di ciascun tema con le contraddizioni tra costituzione formale e costituzione materiale, con le cause gli effetti e le forme della mancata o cattiva attuazione della Carta, con i tentativi e i pericoli di stravolgimento e di eversione che in varie forme ancora si ripropongono.
Iniziativa dell'Istituto Gramsci Siciliano in collaborazione con l'Università degli studi di Palermo
Il messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
"Il Presidente esprime vivo apprezzamento per l'iniziativa La Costituzione. Storia e progetto, organizzata dall'Università degli studi di Palermo e dall'Istituto Gramsci Siciliano con l'intento di promuovere, soprattutto fra le giovani generazioni, la conoscenza della nostra carta fondamentale. L'approfondimento dei temi oggetto degli incontri consentirà di riscoprire il valore unificante e la permenente validità e vitalità delle scelte compiute con tanta lungimiranza dai padri costituenti. La piena e costante attuazione dei principi di libertà, democrazia e giustizia sociale posti a base del nostro ordinamento costituisce ancora oggi l'unica possibile risposta alle nuove, difficili sfide del processo di globalizzazione. Nel formulare l'augurio per il migliore successo dell'iniziativa, il Capo dello Stato invia a promotori e partecipanti il suo cordiale saluto, cui unisco il mio personale"
Donato Marra, Segretario Generale Presidenza della Repubblica (27 gennaio 2009)
Il messaggio del Presidente Emerito della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro
"Apprendo dell'iniziativa La Costituzione. Storia e progetto. Faccio i migliori auguri che sia seguita in modo che la Costituzione venga conosciuta e i giovani come cittadini sappiano viverla con convizione ed entusiasmo" (28 gennaio 2009)
Il messaggio di Teresa Mattei, deputata all'Assemblea Costituente:
"Cari amici, vi ringrazio per l'invito al vostro convegno su "La Costituzione. Storia e progetto". Essendo invalida posso solo augurarvi da lontano un proficuo dibattito. La Costituzione, alla cui stesura ho partecipato oltre 60 anni fa, è stata mutilata e neutralizzata negli ultimi anni, complice anche una gran parte della sinistra parlamentare.
La sovranità popolare, valore fondante della Costituzione, è stata definitivamente svalutata dalle riforme della legge elettorale, sia a livello del parlamento nazionale che dei comuni.
La nozione di libertà, altro valore centrale della Costituzione, attraverso l'adozione generalizzata del liberismo economico nel nostro paese di pari passo con il resto del mondo, è ormai ridotta alla libertà - o peggio al dovere - di consumare. Liberi consumatori in un libero mercato, con le conseguenze che sono oggi sotto gli occhi di chi vuol vedere.
Non posso che augurarvi che la chiarezza dei vostri propositi sfoci in volontà di azione ed organizzazione, a partire dalle più piccole comunità, per ricostruire società e civiltà.
Una cosa ho imparato nella vita: ascoltare i più giovani, a cominciare dai bambini. Alle nuove generazioni va il mio pensiero pieno di speranza ed il mio augurio. Essere liberi non è un diritto, è un dovere" (20 marzo 2009)
28 gennaio 2009
Il lavoro
Guglielmo Epifani e Alessandro Garilli locandina
|
2 marzo 2009 Parlamento e sovranità del popolo Andrea Manzella e Carlo Tramontana |
locandina |
23 marzo 2009 Partecipazione dei cittadini e partiti politici Alfio Mastropaolo, Salvatore Lupo, Emanuele Macaluso |
locandina |
30 Marzo 2009 Le libertà/l'eguaglianza Stefano Rodotà e Simona Mafai |
locandina |
|
20 aprile 2009 Imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione Augusto Barbera e Guido Corso |
locandina |
|
11 maggio 2009 La giustizia Armando Spataro e Giovanni Fiandaca |
Seguiranno:
Ripudio della guerra. Pace e giustizia tra le nazioni
Le confessioni religiose e lo Stato
I diritti e i doveri
Costituzione Autonomie e Statuto siciliano
Lo straniero e il diritto di asilo
La tutela del risparmio
Proprietà rapporti economici e società
Ambiente scienza cultura e ricerca
La Corte Costituzionale